lunedì 30 settembre 2013

Autoscatti sexy: ma perché lo fate?

Le labbra strette, come se stessero baciando l’aria. Oppure, in un’altra gettonatissima variante, la bocca è socchiusa. Ma c’è anche quella per le meno timide (e non sono poche) in cui è direttamente aperta. E sotto, la cascata di commenti, diversi dei quali non ripetibili. La domanda è: perché lo fanno? Perché ci sono così tante donne che inondano i social network con i loro autoscatti in pose ammiccanti? Domanda ingenua, dirà qualcuno, ma su cui comunque vale la pena riflettere. Perché – a mio avviso – non si può liquidare un fenomeno mondiale come quello del selfie (termine che da qualche settimana è anche entrato a far parte dei dizionari di Oxford), con la solita questione che “alle donne piace provocare”.

Non che gli autoscatti siano una prerogativa solo femminile. Ma la sproporzione è inquietante. E, non bastasse, piuttosto trasversale.

Si va dalle giovanissime che si riprendono da ogni prospettiva – molto amate quelle dall’alto, a favore di scollatura, ma anche le ormai celeberrime foto delle gambe, meglio se in costume, o i primi piani più fetish delle scarpe col tacco (oppure direttamente dei piedi nudi) – fino alle donne un po’ più mature. Ci sono sconosciute, ma anche moltissime donne note (nella foto che abbiamo scelto a corredo di questo post, per dire, c’è una delle molte immagini che Paola Iezzi, del duo Paola e Chiara, ha postato su Twitter). La vanità c’entra, è evidente.


C’entra il desiderio di far vedere a tutto il mondo quanto si è belle (difficilmente viene voglia di condividere foto in cui ci si trova bruttine). Ma, oltre a questo? E, anche se fosse, è un desiderio tale da far dimenticare che magari, pubblicando quello scatto, si rischia anche di essere giudicate (quando va bene) un po’ superficiali? Sbaglia chi le fa o chi giudica?

C’è chi rivendica il diritto a mostrarsi come ciascuno meglio crede, specie in un’epoca in cui siamo ripresi da obiettivi e telecamere di continuo (spesso senza che ce ne rendiamo del tutto conto): l’autoscatto diventerebbe quasi una nuova affermazione; scelgo di farmi vedere così, come voglio io. Non so, in parte c’è del vero anche qui. Ma c’è una differenza quando nell’autoscatto si ammicca, ci si mette palesemente in mostra. L’essere volutamente provocanti in uno scatto non può giustificare le conclusioni affrettate a cui spesso si arriva dopo averlo guardato… le stesse alle quali una volta si arrivava con chi indossava una minigonna… Però anche se da una parte capisco che – semplicemente – ogni tanto una donna possa cedere alla voglia di giocare con la sua immagine, dall’altra spesso mi sorprendo per quanto poco rifletta sulle conseguenze di certe fotografie pubblicate sui social network.


Il rischio di bacchettonismo è altissimo. E vorrei scongiurarlo: l’autoscatto non deve avere necessariamente un’accezione negativa. Ma forse si potrebbe ragionare su quelli che assolutamente sarebbe meglio evitare.

Posso avanzare un suggerimento? L’autoscatto in pose sexy o volutamente provocatorio sui social network dovrebbe essere usato molto cautamente da chiunque abbia più di 29 anni. Le foto dei piedi le eliminerei a prescindere, ma capisco che quello è più che altro un problema mio. I bacini a favore di obiettivo hanno stufato: lasciamoli alle ragazze fino ai 20 anni.Però, davvero, lo dico alle donne: non scivoliamo nel patetico. Anche perché – ascoltando i commenti di molti uomini – sembra che il più delle volte l’effetto non sia quello desiderato: più che far pensare loro “come è bella”, con certe foto smaccatamente sexy si finisce per farli arrivare a riflessioni piuttosto diverse.




Ma da cosa nasce questo desiderio di condividere con milioni di sconosciuti una foto in cui ci si trova attraenti? Quale è il risultato che le donne che lo fanno vorrebbero provocare?

Più che avere dei momenti realmente sensuali, conta che passi l’idea che ci siano? Un po’ come si vede nell’ultimo film di Sofia Coppola, Bling Ring, in cui le giovani, smaliziate protagoniste, passano buona parte del tempo nei locali a mettersi in posa a favore di flash e a studiare espressioni da calendario prima di far partire lo scatto (da condividere subito dopo su tutti i social network). Quasi come per dare l’idea che ci si stia divertendo. Per farlo vedere agli altri. Però quando si è giovani certe cose hanno un peso diverso. Forse mi trovo in sintonia con la teoria di una giornalista che di recente ha scritto sul Guardian di non vedere niente di male negli autoscatti sexy, se arrivano dagli adolescenti visto che, da sempre, giocano con la loro immagine e con il sesso. Come prevedibile, ne è nato un grosso dibattito.


Ma secondo voi? Perché le donne cedono maggiormente al fascino della sexy provocazione? E c’è davvero un’età entro la quale è più accettabile?

twitter @ChiaraMaff

MA NEL 2014 INIZIERÀ DAVVERO UNA PICCOLA ERA GLACIALE?

Mi verrebbe da dire che la delusione per il modo con cui si stanno ultimamente trattando temi a carattere climatico raggiunge livelli tali per cui subentra anche una certa rassegnazione ed uno si chiede allora quale importanza abbia richiamare ad un corretto approccio scientifico quando si va dietro all’audience a tutti i costi, tirando in ballo argomenti così complessi e così delicati come quelli di una proiezione stagionale o, addirittura, di una drastica variazione climatica. Fino a qualche tempo fa, ci si preoccupava di far capire alla gente comune come non fosse corretto affermare, per esempio, che... “i forti temporali avvenuti in un determinato giorno, in una città, erano colpa del cambiamento climatico” ed al tempo stesso si provava invece a spiegare che era l’osservazione del trend dei fenomeni intensi, a scala globale e su lunghe scale temporali, a far capire come fosse in atto un’estremizzazione del clima stesso. Errori di valutazione che potevano essere tutto sommato tollerati, in confronto a ciò che abbiamo ascoltato negli ultimi mesi, in cui le notizie che si sono rincorse sono diventate ancora più assordanti e rumorose.


Non è bastata, infatti, la notizia dell’anno senza estate circolata nel maggio scorso: adesso, siamo passati addirittura alla previsione dell’arrivo di una Piccola Era Glaciale che, secondo alcuni studiosi, dovrebbe iniziare nel 2014. Cioè tra un anno circa, a causa della scarsa attività solare. Immaginiamoci quindi adesso – e qui ci vuole davvero uno grosso sforzo di fantasia – l’arrivo di un fenomeno emisferico che si svilupperebbe allora, in proporzione, con la stessa rapidità con cui si innesca per esempio un temporale pomeridiano in un caldo pomeriggio estivo. Ribadisco... “in proporzione”, perché se facciamo due conti troviamo subito che 30 minuti (tempo di innesco del temporale)stanno a 24 ore (scala dell’evoluzione meteorologica) come un anno (tempo di innesco della Piccola Era Glaciale, secondo alcuni studiosi) sta a circa 50 anni (scala per capire se ci sono state apprezzabili variazioni climatiche). Sarebbe allora come dire che i tempi di sviluppo del tempo coincidono, sempre in proporzione, con quelli del clima. E questo, che è il primo concetto che si insegna in un corso di climatologia, non è assolutamente vero.

Affrontato il doveroso discorso sulle scale temporali del clima, veniamo all’analisi dei dati. Perché se si parla dell’arrivo di una Piccola Era Glaciale, non si può non prendere in considerazione lo stato di salute del pianeta Terra, espresso dalla sua temperatura media globale anno per anno. Tenendo sempre in considerazione i lunghi tempi che necessita la macchina climatica per cambiare passo, è necessario che per ipotizzare, anche lontanamente, l’imminente arrivo di una Piccola Era Glaciale debba essere presente un segnale conclamato di raffreddamento del sistema, evidenziato da un calo della sua temperatura media globale, e per di più questa nuova tendenza dovrebbe essere visibile da almeno una decina di anni. Perché... anche in questi casi... una rondine non fa primavera! Commentiamo allora il grafico dell’andamento della temperatura terrestre, limitandoci in particolare agli Anni Duemila, che più di tutti cadono sotto i riflettori proprio per la dibattuta questione sul fatto che il Global Warming sia o meno in fase calante.

Dal grafico (fig. 1) si può innanzitutto osservare, dall’altezza di ogni barra, come nell’ultimo decennio cadano gli anni più caldi di sempre: il record assoluto del 1998, anno in cui l’anomalia della temperatura media globale aveva raggiunto il valore di +0.63 °C, è stato superato prima nel 2005 (+0.65 °C) e poi nel 2010 (+0.66 °C), cioè appena tre anni fa. Se tracciamo ora la media mobile su un periodo di 11 anni (linea rossa), che è l’intervallo ottimale per iniziare ad apprezzare minime variazioni climatiche (la questione è puramente statistica e la scelta di tale periodo non c’entra nulla con i cicli solari), allora possiamo osservare come l’inclinazione della linea si sia mantenuta pressoché costante da metà degli Anni Settanta fin quasi ai giorni nostri: un segnale, questo, che si traduce in pratica con un aumento costante del Global Warming. Se poi vogliamo andare a cercare il cosiddetto “ago nel pagliaio”, si potrebbe anche abbozzare l’ipotesi che la curva sia diventata meno inclinata negli ultimi 5 anni, ma non è certo questo un segnale di arretramento del riscaldamento terrestre: anzi, fino a prova contraria, questo significa che l’aumento della temperatura, in relazione all’ultimo lustro, potrebbe aver rallentato, ma è sempre presente e con la freccia che continua a puntare verso l’alto. Non si evidenza quindi alcun segnale di arresto (perché altrimenti la linea rossa si sarebbe appiattita) e nemmeno di calo (perché altrimenti la linea rossa avrebbe invertito la linea di tendenza).

Per di più, ammesso che questa inversione ci fosse stata, ci saremmo di certo trovati un pianeta in uno stato febbrile non indifferente, perché lo avremmo trovato più caldo ancora di almeno mezzo grado, almeno in una prima fase. Se questo è lo stato attuale, si ritiene scorretto affermare, in base solo alla bassa attività solare in atto (fig. 2), che l’anno prossimo (o giù di lì, non volendo proprio prendere l’affermazione ad litteram) inizi una Piccola Era Glaciale. Per i due motivi che abbiamo spiegato: ovvero per i tempi necessari al clima per cambiare passo e per un raffreddamento che, seguendo i tempi tipici delle minime variazioni del sistema, ancora non si percepisce affatto a livello globale. Ciò non toglie l’interesse che può suscitare questa fase di stanca della nostra stella, legata alla sua bassa attività, proprio sui risvolti che potrebbe avere in futuro sul clima terrestre, ma si tratta di un terreno che va sondato più volte prima di appoggiarci il piede, dal momento che il rischio di imbattersi in... sabbie mobili è estremamente elevato. Bisogna solo avere la pazienza di aspettare l'evolvere degli eventi e cercare conferma in nuovi dati sperimentali.

Le scene da “The day after tomorrow”, quindi, le lasciamo volentieri al cinema ed ai suoi effetti speciali...

ARTICOLO A CURA DI:Andrea Corigliano


sabato 28 settembre 2013

A Singapore il grattacielo con garage per le auto negli appartamenti (VIDEO)

Prende il nome di Hamilton Scotts ed è il nuovo grattacielo di lusso innalzato nella città di Singapore, dotato di una caratteristica davvero esclusiva che è già riuscita ad attirare l’attenzione dei più esigenti.

In poche parole, all’interno di questo grattacielo, oltre agli ascensore per le persone, sono presenti anche quelli per le auto; questo perchè, all’interno di ogni appartamento, di fianco al salone con vista panoramica, è presente un garage con 2 posti auto pronto ad accogliere le fuoriserie più esclusive.

Questo perchè, un pò come nelle altre grandi città nel mondo, negli ultimi tempi, trovare un posto auto nei quartieri più esclusivi di Singapore richiede lo sborso di cifre davvero notevoli. Ciò, è dato soprattutto dalla scarsità dei posti disponibili, che fanno alzare il valore di un posto auto alle stelle.

Questo ovviamente cambia quando si è in possesso di utilitarie e auto di bassa cilindrata, ma quando si ha l’esigenza di parcheggiare una supercar, il tutto diventa molto più difficile e sotto molti aspetti impossibile.

Detto questo, eccovi un video che mostra l’interno degli appartamenti del nuovo grattacielo Hamilton Scotts che negli ultimi tempi sta facendo molto parlare di sè.



Tipo con la Lamborghini sgomma al semaforo ma va a sbattere Contro causa auto (VIDEO)

E 'Proprio Vero Che Chi si Vanta ... SI schianta, Nel Vero e Proprio Senso della Parola! In QUESTO Caso, ci Troviamo un Chicago, Nei Sobborghi, Colomba un tipo con la Lamborghini di colore giallo ha Fatto Una figura di m ... davvero colossale!










LA GUERRA DEI DISCOUNT: EUROSPIN OFFRE 200MILA EURO, LIDL LA SPESA GRATIS

ROMA - Con la crisi che 'serpeggia' nel Paese, è iniziata la guerra dei discount, che cercano di accaparrarsi più clienti possibili a colpi di promozione. Ormai le famiglie cercano di risparmiare il più possibile, così ogni discount ha preparato un'offerta accattivante per tutte le 'tasche'. Per esempio l'Eurospin, regala per ogni 25 euro di spesa un biglietto per vincere la 'Casa dei tuoi sogni', ovvero un'abitazione da 200mila euro, acquistabile sul territorio italiano. Ma i premi non finiscono qui, visto che è possibile vincere anche una crociera nel Mediterraneo o dei buoni acquisto. Il Lidl ha trovato una pronta risposta: la spesa gratis per 20 anni a chi indovina il valore di un carrello virtuale. La sfida è iniziata.

Fonte: leggo.it

Le torte di Sara

Ecco il baby fenomeno che sta facendo impazzire il mondo intero!

Spesso sulla scena del calcio ogni tanto appaiono dei baby fenomeni che già in tenera età fanno impazzire il mondo intero con le proprie prodezze Ecco il video: Questo è il caso di Amir Hosein Hajizadeh, iraniano di 9 anni, che secondo moltiosservatori è il nuovo fenomeno del calcio mondiale. Come è possibile vedere nel video che vi proponiamo Amir è capace di numeri davvero incredibili considerando la sua età. Certamente però il suo talento è ancora tutto da dimostrare perchè il calcio è pieno di casi analoghi, con giovani calciatori che sembravano dei veri fuoriclasse smarritisi poi con il passare degli anni.




Io, che ero a Caivano ieri mattina, vi maledico Politici ciechi e industriali del Nord complici della camorra. Sono stata male a respirare quei veleni

venerdì 27 settembre 2013 - 06:13
DI ILARIA PUGLIA
La nostra cronista Ilaria Puglia era a Caivano ieri mattina, quando la Forestale ha sequestrato quel campo pieno di bidoni tossici. Questo articolo non è solo il resoconto di quello che è stato trovato ma è anche un atto di accusa di una donna, di una mamma, di una cittadina del Sud, per lo stupro ambientale che è stato compiutoEro a Caivano, ieri mattina. Con un taccuino, un cellulare e il tablet, a dettagliare un orrore di proporzioni epiche, un disastro ambientale senza precedenti, un genocidio autorizzato e senza speranze. Ero a Caivano, ieri mattina, a respirare solventi e vernici.
velenipugliaMi sono entrati dentro, nel naso, negli occhi, mi hanno 


afferrato lo stomaco e strappato l’anima, mi hanno fatto venire la nausea. La testa ha iniziato a girare ma sono rimasta lì a documentare. Mentre sentivo l’odore del solvente arrivarmi in gola (protetta dalla mascherina antismog, che era come non aver niente davanti alla bocca), mi dicevo: “Se sto qui, se riprendo tutto, se respiro quest’aria e racconto la devastazione di questa terra, se mostro la strage degli innocenti, delle centinaia di bambini che muoiono ogni giorno sotto gli occhi di tutti, forse la gente capirà, forse qualcosa si muoverà”. E allora perché non si muove nulla? Perché non ci muoviamo tutti noi?
Sono stata male tutto il giorno, di un male fisico, morale, di un male che non so neppure se sono capace di descrivere. Sono stata male a guardare quella terra, terra sana rimestata a veleno, terra coltivata, terra buona e cattiva assieme, che per anni ha dato frutti malati, velenosi, marci, che hanno avvelenato tutti noi, tutti. Sono stata male a guardare i residui di spazzatura che hanno insospettito i tecnici dell’Arpac, a pensare alle rilevazioni aeree, a quelle geotermiche, al lavoro della Forestale. Sono stata male a guardare quei pochi uomini e donne che si fanno in quattro per fare indagini, rilevamenti, sequestri e scavi. Sono talmente pochi che ti chiedi come facciano a fare tutto e a farlo così bene. Come facciano a sopravvivere di fronte alla burocrazia, più velenosa dei solventi, a delle istituzioni inerti e mute, di fronte a tutto lo scempio cui sono costretti ad assistere ogni giorno. Ti chiedi se ce la faranno, a fare in fretta, con tutte le indagini in corso, se ci salveranno tutti presto. E ti chiedi cosa ci stiano a fare commissari per le bonifiche, commissari per i roghi, ministri, deputati, assessori, presidenti, perché dobbiamo pagare loro lauti stipendi per non fare un cazzo, dopo vent’anni di denunce, dopo vent’anni che tutto questo è già noto e arcinoto. Perché lo sanno tutti.
I bidoni di oggi provengono da Milano. C’è una foto scattata da Sergio Siano (agenzia Newfotosud per “Il Mattino”) che lo documenta e che mostriamo. Milano, Lombardia. Vi dico io com’è andata: dei nordici bastardi industriali avevano dei rifiuti tossici da smaltire, ma lo smaltimento in regola costava troppo e, allora, questi gran geni che fanno? Si rivolgono alle ditte illecite, casalesi e non, ditte campane, perché no, mica era la loro la terra che stavano intossicando. Sapevano cosa facevano, ha ragione Patriciello, lo sapevano e l’hanno fatto lo stesso. Perché? Per denaro. Per risparmiare denaro. Chissenefrega se la gente muore. Magari hanno anche ucciso dei loro parenti, figli, fratelli, ma di fronte ai soldi si sono venduti anche le mamme.
Ditemi: come si fa a non desiderare la morte dei criminali che hanno fatto questo? Come si fa a non desiderare che il cancro invada le loro case e non più solo quelle dei piccoli bambini che muoiono ogni giorno? Sì, sono una pessima cristiana, ma non sono moralista, oggi proprio no.
Ieri, mentre ero lì, è arrivato Padre Maurizio. Avvilito, con il dolore a segnargli il volto. Camminava pianissimo, ai margini dell’area dove hanno trovato i bidoni interrati. Non avrebbe voluto vedere, perché nessuno dovrebbe, nessuno vorrebbe. Io non sono una donna di Chiesa, forse non ho più neanche la fede, forse non l’ho mai avuta, ma vedere quel grande uomo camminare come fosse piccolo piccolo mi ha riempito il cuore di una tristezza nuova, una tristezza solitaria.
“Mi perdoni, padre – avrei voluto dirgli – Ci perdoni tutti. Per non aver capito in tempo, per non aver denunciato prima, per non aver perso il sonno e la fame e la fantasia già anni e anni fa, come soltanto qualcuno di noi giornalisti ha fatto. Mi perdoni per esserci arrivata così tardi. Non sarà mai abbastanza quello che facciamo per questa terra”.
E l’ho visto, padre Maurizio, cercare con gli occhi il generale Sergio Costa, il comandante della Forestale. E Costa, che parlava con l’agricoltore proprietario del fondo avvelenato, lasciare tutto e raggiungere un uomo che è diventato un faro, l’unico faro di questa terra disgraziata. E ho visto padre Maurizio baciare le mani a Costa. Baciargli le mani perché sta facendo il suo lavoro, perché lo sta facendo bene, come dovrebbero fare tutti, a ogni livello e grado. Mi sono commossa, mi è venuto da piangere, da vomitare, ho barcollato un attimo per cacciare via la voglia di urlare e afferrare quella terra a manciate e partire per Roma e farla ingoiare a ministri e politicanti da strapazzo, a De Biase che continua a sparare frasi sconnesse, alla De Girolamo che a distanza di tre mesi dalla sua promessa ancora non ci ha mandato un’ombra di task force, alla Lorenzin e ai suoi stili di vita ridicoli, a Caldoro e a tutti i sindaci: DOVE SIETE? Vi dovete vergognare, tutti!
Un prete, un prete di periferia, che le istituzioni hanno anche offeso, è il catalizzatore dell’orrore, degli umori, di una battaglia che dovrebbe essere di tutti. L’unico.
Dovreste prendere le vostre poche cose, i vostri piccoli spiriti, le vostre piccole anime e coscienze e interrarvi voi nella terra malata, per sempre, tumularvi a vita. Voi che non siete in grado di spendere una parola una che sia intelligente, o logica, o almeno compassionevole. Voi che per anni non vi siete degnati di guardare in faccia il problema, voi che non venite qui a stringere tra le braccia ognuna di quelle mamme che hanno perso i figli per colpa anche vostra. Esistono, quelle mamme, esistono i morti, i malati, sono in ogni famiglia. Ma cosa volete di più per avere l’evidenza? A cosa vi servono i dati scientifici? E quali?
E dov’è la tracciabilità fiscale? Migliaia di imprese fuorilegge, di agricoltori che non dovrebbero essere lì ma che invece ci servono a tavola la morte. E voi? Dove siete tutti voi? A sparare proposte assurde e stupide in Parlamento, a fare leggi che non saranno mai applicate, a passeggiare per Roma indossando un abito buono. Certo, sono più importanti i voti di tutti i latifondisti incauti e assassini della vita di tutti noi. E allora dovete morire all’inferno, soffrire, come soffriamo noi, come soffre la terra che un giorno fu fiorente.
E io vi maledico, chi ha contribuito a questo orrore e chi non fa nulla per fermarlo. Non della maledizione di padre Patriciello, la maledizione cristiana, no. Vi maledico della maledizione più profana che esista, con tutto l’odio di cui sono capace, con l’odio di cui dovrebbero essere capaci tutti, se solo avessero un minimo di buon senso. Me lo carico tutto addosso, quell’odio. E me ne frego del moralismo, del perbenismo, del nonsifa. Perché sono una cronista, ma sono anche una mamma, sono una cittadina. E questa è la MIA terra.
Sono venuti da Milano per interrare il cancro. Interrano ogni giorno anche i campani, e si ammazzano da soli. Ma che razza di popolo siamo? Ma come ci siamo ridotti? Io non sono così. Io non sono come voi. Io, la mattina, quando mi guardo allo specchio, posso ancora essere fiera di ciò che vedo.
Aumentate immediatamente il numero degli agenti del corpo della Forestale, subito, domani. Date loro carta bianca su tutto, regalategli rilevatori geotermici a bizzeffe, perché senza quelli non si sarebbe trovato neanche un fusto. Condividete le indagini, tutti voi, corpi di polizia, carabinieri, tecnici e chiunque possa fare qualcosa. Qui non c’è personalismo che tenga, la battaglia è unica, di tutti, per tutti, viviate a Caivano, Chiaia o Canicattì, la morte a tavola riguarda tutti voi.
Dovreste inginocchiarvi di fronte a noi e chiederci soltanto perdono. E non ve lo daremmo lo stesso. Vergognosi, ecco quello che siete. Vergognosi. Mi fate vomitare. Come quei veleni di merda che ho respirato ieri mattina per ore. Ma sono viva e lotterò fino alla fine. Maledetti voi, vi fermeremo. In qualche modo vi fermeremo. Tanto ci avete già uccisi. Ribelliamoci, per la miseria. Ribelliamoci!

LE FOTO SONO DI SERGIO SIANO (Agenzia Newfotosud – Il Mattino)


venerdì 27 settembre 2013

Tomtato: la pianta che produce pomodori e patate

 Tomtato non è una pianta Ogm ma un ibrido tra una pianta di pomodoro e una di patate. E' appena stato messo in commercio in Inghilterra


giovedì 26 settembre 2013

PAPA', MI FAI MALE!

PAPA', MI FAI MALE!
Questa è una storia vera e se non la leggi tutta e lasci perdere vuole dire che non hai anima!

Io mi chiamo Kris, ho tre anni, i miei occhi sono gonfi: non posso vedere. Devo essere stupido, cattivo, cos altro può essere perchè mio papà sia così arrabbiato! Voglio essere più buono, voglio essere anche più bello allora forse mia mamma mi abbraccerà per una volta. Non posso fare uno sbaglio non posso parlare per niente perchè se lo faccio mi chiudono per tutto il giorno. Quando mia mamma tornerà cercherò di essere buono e forse me la svignerò e verrò colpito solo una volta questa notte. Ho appena sentito il rumore di una macchina mio babbo sta tornando dal bar di Charli. Lo sento come bestemmia; sento anche il mio nome. Mi attacco al muro, cerco di nascondermi dai suoi occhi maligni.. Ho tanta paura adesso, ho cominciato a piangere, mi trova che sto piangendo e mi dice parole brutte, mi dice che è colpa mia se ha dei problemi col lavoro. Lui mi colpisce e mi dà calci.. Alla fine riesco a scappare e corro verso la porta; lui l'ha già chiusa a chiave, piango e grido dalla paura.. Lui mi prende e mi tira verso il muro durissimo, cado a terra, con le ossa quasi rotte, e mio babbo continua a dirmi parole ancora più brutte.. "MI DISPIACE" Grido io, ma ormai è troppo tardi.. Il suo viso è curvato, non riesco a descrivere la forma.. La sofferenza ed il dolore, ancora e ancora.. Oh mio Dio, abbi pietà, fallo smettere.. E lui alla fine smette e và verso la porta, finchè io sto senza muovermi, sdraiato a terra.. Il mio nome è Kris, ho tre anni, e questa sera il mio babbo mi ha ucciso: anche tu puoi aiutarmi. [La mia anima soffre] Se leggi questo e non lasci perdere, pregherò per il vostro perdono, ma dovete essere persone senza cuore se la mia storia non vi ha fatto commuovere.. Se la mia storia vi sta a cuore, fate qualcosa, quello che vi chiedo è di condividerla e di farla girare.

Se anche voi siete contro la violenza dei bambini condividete questo post con il titolo "PAPA', MI FAI MALE"


VERGOGNA E io pago'...Filippo Roma alle prese con l'on. Barbareschi



Papa Francesco ha accettato una bevanda

Nel corso dell'Udienza Generale del mercoledì Papa Francesco ha accettato una bevanda offerta da una fedele presente in Piazza. Le guardie del corpo hanno vissuto secondi di apprensione.



Altro che Artista... questo è un vero Genio!!!

 Ecco il video 

                                          











SCAPPA DAL NEGOZIO DEL BARBIERE DOPO UN'AGGRESSIONE: FOTO SEGNALETICA CON IL TAGLIO A METÀ

La sua foto è finita su tutti i giornali: è lo scatto fatto dopo l'arresto di David Davis, accusato di aver ferito con un paio di forbici un cliente del barbiere dal quale si stava facendo tagliare i capelli. La foto segnaletica di David Davis, 21 anni, resterà negli annali come una delle più curiose: in questo scatto il ragazzo ha mezza testa rasata. Il motivo è decisamente insolito: Davis era dal barbiere quando si sarebbe alzato dalla sedia per colpire con un paio di forbici un altro cliente, ferito alla schiena. Il fatto è avvenuto a Stamford, Regno Unito.

La vittima è stata portata in ospedale. Davis è invece fuggito con la testa rasata a metà, e si sarebbe nascosto ne suo appartamento. È lì che la polizia l'ha trovato poco dopo. Prelevato dagli agenti, è stato portata alla centrale dove gli è stata scattata la foto segnaletica. Il ragazzo si sarebbe difeso dicendo che la vittima gli si era avvicinata "in modo aggressivo", e che avrebbe preso le forbici solo per difendersi.

IL BIMBO PIÙ "CICCIONE" DEL MONDO!


Ha solo tre anni, ma è già un gigante. Il “piccolo” Xiao Hao pesa infatti 60kg. Un vero e proprio record che ha messo però in allarme la mamma, che dalla Cina ha diffuso le foto del figlio lanciando un appello affinché qualcuno lo aiuti a risolvere il suo problema. La questione non sarebbe legata al cibo, ma a una rara sindrome ormonale che fa crescere il bambino a dismisura.

ARRESTATO IL FURBO DEL SECOLO: LASCIA LA MAGLIETTA COL SUO VOLTO DOPO LA RAPINA

La Polizia di Charlotte, nel Nord Carolina, non ha nemmeno dovuto disegnare l'identikit del sospetto: è bastato usare quello lasciato dallo stesso ladro. Il sito The Smoking Gun riporta la foto segnaletica di Jonathan Huntley, 25 anni, e della sua maglietta: una t-shirt personalizzata con il suo volto stampato sopra. E, ironia della sorte, la foto stampata sulla maglietta è molto simile alla foto segnaletica che la polizia ha scattato al presunto ladro dopo averlo arrestato.
Secondo le ricostruzioni, Huntley si sarebbe introdotto in un appartamento di Charlotte ma vi avrebbe accidentalmente dimenticato la maglietta. Per la polizia è stato facile identificarlo: il ragazzo è stato accusato di violazione di domicilio e furto. Non è invece stato catturato il complice che avrebbe agito con lui: non ci sono indizi a suo carico.
  Fonte web

mercoledì 25 settembre 2013

Montecatini, duemila domande per McDonald’s

Ma le assunzioni per il nuovo fast food sono solo 40. Da ottobre iniziano le selezioni del personale per il colosso Usa

MONTECATINI. Una possibilità su 50: questa la probabilità dei candidati che hanno presentato domanda di essere assunti nel McDonald’s che sta sorgendo in via Biscolla, a due passi dall’Ipercoop. Questo non perché i posti siano pochi, anzi, ma piuttosto per il boom di domande arrivate all’agenzia di servizi cui il colosso americano dei fast food si è rivolto per gestire le stesse.

In totale, alla chiusura dei termini per presentare domanda (venerdì scorso), erano state oltre 2mila le domande presentate per i 40 posti lavoro disponibili (al momento, perché non viene esclusa una successiva espansione, con conseguenti nuove assunzioni).

Domande arrivate da tutta Italia e da ogni categoria, giovani e meno giovani, persone con istruzione base e laureati, tutti alla ricerca dell’agognato posto fisso. Un segno non solo della fame di occupazione, ma anche di come sia cambiata, nel giro di pochi anni, la concezione del lavoro per il marchio della grande M. Un tempo, nemmeno troppo lontano, era snobbato da molti, considerato come un impiego di ripiego, in attesa di “qualcosa di meglio”. Un tipo di lavoro anche preso spesso ad esempio, e spesso a sproposito, con un’accezione negativa. Invece proprio sul lavoro, sul ricorso a contratti a tempo indeterminato (una rarità di questi tempi), la McDonald’s ha ricostruito la sua immagine, liberandosi di tutta una serie di stereotipi.

Insomma, quello offerto dalla catena a stelle e strisce è un posto di lavoro ambito, ancor di più in tempi di crisi come questi. E chi i quaranta fortunati che saranno scelti, ognuno su altri cinquanta, lo sapranno in tempi brevi. Entro il prossimo 10 ottobre infatti dovrà essere predisposto l’elenco dei nuovi assunti. Tempi brevissimi insomma, meno tre settimane, per valutare gli oltre duemila curriculum ed effettuare gli eventuali colloqui di selezione (e resta da capire se saranno privilegiati i residenti in zona).

Ma, del resto, il tempo non sembra una grossa preoccupazione, non più almeno, dopo aver aspettato anni per riuscire a ottenere, tra Montecatini e Massa (e alla fine l’ha spuntata il Comune termale) l’autorizzazione a costruire. Non appena è arrivato il via libera si è subito aperto il cantiere, sulla via Camporcioni alle spalle dello Sporting Club.

Al momento l’area, che occupa una superficie di 550 metri quadrati è solo una spianata di terra. Insomma, è un cantiere appena iniziato, eppure il cronoprogramma dei lavori parla di un’apertura in tempi brevissimi: l’inaugurazione del primo McDonald’s della Valdinievole è prevista per l’inizio del prossimo dicembre, tra poco più di due mesi.
fonte: tireno

martedì 24 settembre 2013

Bratislava, le testimonianze ‘simile a un grande grido’. Il nuovo video

Paura a Bratislava, la popolazione ‘come urla inquietanti’

Decisamente bizzarro ed inquietante quanto avvenuto nei pressi di Bratislava circa 3 giorni fa, quando un vero e proprio ‘grido’ veniva avvertito tra i cieli di tutta la città, provocando panico e terrore tra la popolazione:” lo abbiamo sentito tutti, alcuni credono che si tratti di uno scherzo, ma non è così, abbiamo avuto tantissima paura perchè non riuscivamo a capire da dove provenisse il suono. Speriamo di non udire più una cosa del genere”.
Testimonianze simili, ma non uguali, tuttavia, a quanto avvenuto in Canada qualche settimana fa, momento in cui veniva avvertito un suono metallico ripreso anche in quell’occasione nel dettaglio dalle persone che vivevano nel paesino. Questo poco sotto, uno dei nuovi video che sono stati diffusi e che dimostrano come il fenomeno a Bratislava non sia avvenuto solamente di notte, ma anche in pieno giorno.




Fonte; centrometeoitaliano.it

Arriva dalla Thailandia lo spot che sta commuovendo il web



Dare è la migliore comunicazione’ è il motto usato per lo spot pubblicitario dell’azienda thailandese di telecomunicazioni True Move H, un capolavoro di bellezza della durata di tre minuti.



















domenica 22 settembre 2013

Staffelli su Twitter: “Ecco gli abusi di potere della Polizia. Una vergogna!”


Valerio Staffelli denuncia tramite Twitter un abuso di potere delle forze dell'Ordine. Davvero vergognoso
Valerio Staffelli, pur non essendo in servizio per Striscia la Notizia, ha denunciato tramite il suo Twitter una vicenda davvero scandalosa: a Saronno e a Mantova, due parcheggi riservati ai disabili occupati dalle macchine della polizia locale.

Le foto sono state scattate poco tempo fa. A Saronno durante il giorno del mercato cittadino: il parcheggio in questione è situato proprio ad un passo dall'entrata del mercato.

“Siori vigili, il pollo arrosto non ci compra all'orario di servizio! E poi non si raffredda se fate due passi in più” cinguetta ironicamente Staffelli, sottolineando la gravità dell’episodio. Pochi giorni fa è stata inviata a Staffelli un’altra foto che, scattata nel mese di agosto in un centro commerciale di Mantova, che si commenta da sola. Anche questa volta, auto della polizia parcheggiata in un parcheggio per disabili. Stessa scena insomma.
“Speravamo che le foto ricevute finora fossero casi isolati; pare invece che anche chi dovrebbe dare l’esempio non rispetti la segnaletica e, soprattutto, la condizione e l’esigenza di un diversamente abile”scrive il giornalista. Molti i cittadini indignati che hanno commentato e condiviso il post su Twitter.
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venerdì 20 settembre 2013

Bellissima, vale la pena di leggerla tutta.

Gli uomini fanno fatica a dire ti amo. Lo dicono solo in caso di estrema necessità, tipo quando proprio non ne possono fare a meno, sennò dicono dei surrogati. Dei derivati del ti amo. Che fanno danni come i derivati delle banche. Dite delle cose tipo: sei molto importante per me. E cosa vuol dire molto importante? Anche non pestare una cacca di cane prima di portare le scarpe al calzolaio è molto importante, ma non è mica la stessa cosa che dire ti amo. Dite cose tipo: Mi fai stare bene. Ma mi fai stare bene lascialo dire a Biagio Antonacci. Dillo al tuo medico Shiatzu quando ti schiaccia i piedi per metterti a posto la cervicale. Oppure sprecate quelle parole tipo tesoro, meraviglia, splendore. Ma splendore cosa? Guardami. Splendo? Non sono mica una plafoniera? Ma dite ti amo, pezzi di cretini! Se la prima volta vi vergognate mettete la testa nel sacchetto del pane?! Dite “ti amo” mentre vi lavate i denti? Sglrlb? Va bene anche quello. Poi al limite cambiate idea. Dire una volta ti amo non crea nè impotenza nè assuefazione.
Poi il bello è che non capite nulla anche quando siamo noi a dirvi parole d’amore. Se vi diciamo cose romantiche tipo: Amore, guarda che luna.. voi rispondete: Minchia l’una? Pensavo fossero le undici. Andiamo che mi è scaduto il parcheggio. Ma noi vi amiamo lo stesso. Cosi come siete. Vi amiamo anche quando…vi vantate di aver scritto il vostro nome facendo pipì sulla neve, amiamo i vostri piedi anche se sono armi di distruzione di massa, vi amiamo anche se di notte russate che ci sembra di dormire ai piedi dello Stromboli, vi amiamo anche se per trovarvi per casa basta seguire le tracce come per gli animali servatici, giacca, camicia, canotta, tutto lasciato per terra finchè sul divano non trovi un tizio con la felpa della Sampdoria che gioca alla Playstation, vi amiamo quando per fare un caffè ne spargete un quarto sul tappetino e due quarti sul gas. E poi dite che viene leggero.
Vi amiamo quando avvitate la caffettiera fino allo spasimo che per aprirla dobbiamo chiamare i pompieri, e poi non chiudete i barattoli, appoggiate solo il coperchio sopra cosi appena lo prendi sbadabam cade tutto. Vi amiamo quando sparecchiate la tavola con la tecnica del discobolo, mettendo in frigo la pentola della minestra che poggia su due mandarini. Vi amiamo quando a Natale scavate il panettone con le dita, quando per farvi un caffè sporcate la cucina che neanche 10 Benedette Parodi.. e pure quando per farvi la doccia allagate il bagno e lasciate la malloppa di peli nello scarico, che sembra di stare insieme a un setter irlandese! Vi amiamo quando diciamo voglio un figlio da te e voi rispondete “Magari un cane” e noi vorremmo abbandonare VOI in autostrada non il cane. Vi amiamo quando andate a lavare la macchina e ci chiudete dentro coi finestrini aperti, vi amiamo quando fate quelle battute tipo prima di fidanzarti guarda la madre, perché la figlia diventerà cosi, Voi no. Voi spesso siete pirla fin da subito. Vi amiamo quando mettete nella lavastoviglie i coltelli di punta, che quando noi la svuotiamo ci scarnifichiamo, e quando invece di sostituire il rotolo finito della carta igienica usate il tubetto di cartone grigio come cannocchiale.
E’ per amore vostro che facciamo finta di addormentarci abbracciati anche se dormire sul vostro omero ci dà un po’ la sensazione di appoggiare la mandibola su un ramo secco di castagno, e vi amiamo anche se considerate come dogma assoluto che l’arrosto della mamma è più buono di quello che facciamo noi. Il creatore non ha detto: E la suocera fece l’arrosto fatelo sempre cosi in memoria di me.
Insomma, noi vi amiamo anche quando date il peggio, vi amiamo nella buona ma soprattutto nella schifosa sorte. Vi amiamo perché amiamo l’amore che è un apostrofo rosa tra le parole: E’ irrecuperabile.. ma quasi quasi me lo tengo.
Perchè San valentino è la festa dell’amore, declinato in tutte le sue forme. L’amore delle persone che si amano. Anche delle donne che amano le donne e degli uomini che amano gli uomini. MA CHE CI INTERESSA QUELLO CHE FANNO A LETTO.. L’IMPORTANTE E’ CHE LE PERSONE SI VOGLIANO BENE, SOLO QUESTO CONTA.
Pensa che bello sarebbe vivere in un paese dove tutti i diritti fossero riconosciuti. Ma non solo i diritti dei soldi. Quelli dell’anima. Quelli che mi dicono che posso vegliare la persona che ho amato per anni in un letto d’ospedale senza nessuno che mi cacci via perchè non siamo parenti. E poi vorremmo un san valentino dove nessun uomo per farci i complimenti dicesse che siamo donne con le palle. Dirci che siamo donne con le palle non è un complimento. Non le vogliamo. Abbiamo già le tette. Tra l’altro sono due e sferiche anche quelle. Vogliamo solo rispetto. In Italia in media ogni due o tre giorni un uomo uccide una donna, compagna, figlia, amante, sorella, ex.
Magari in famiglia. Perché non è che la famiglia sia sempre, per forza, quel luogo magico in cui tutto è amore.
La uccide perché la considera una sua proprietà. Perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa, sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro.. E noi che siamo ingenue spesso scambiamo tutto per amore, ma l’amore con la violenza e le botte non c’entrano un tubo. L’amore, con gli schiaffi e i pugni c’entra come la libertà con la prigione. Noi a Torino, che risentiamo della nobiltà reale, diciamo che è come passare dal risotto alla merda.
Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene. Allora ci ama MALE. Non è questo l’amore. Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche il secondo, e poi un terzo e un quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non lascia lividi sulla faccia. Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti? No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via.

~Luciana Littizzetto

Fantastico! guardate che cosa hanno combinato questi...


Da vedere

giovedì 19 settembre 2013

Papa Francesco e la Misteriosa Telefonata al Giovane Omosessuale

Lo scorso 5 settembre, il quotidiano francese La Depeche du Midi, ha riportato la testimonianza di un giovane di Tolosa che afferma di aver ricevuto una telefonata da Papa Francesco. “Il Papa mi ha chiamato giovedì 29 agosto, alle ore 14 – afferma il 25enne - La conversazione è durata 9 minuti. Ho voluto raccontarlo per rendere omaggio a questo straordinario Pontefice”. Inizialmente scettico, il giornalista che ha intervistato Christopher, questo il nome del ragazzo, ha chiesto a quest’ultimo se avesse effettuato una registrazione della telefonata o se fosse ancora in possesso del numero da cui sarebbe partita, informazioni utili ad avvalorare il suo racconto. Il giovane ha così indicato un numero telefonico che, in seguito ad una verifica effettuata dalla redazione del giornale, si è rivelato corrispondere alla sede centrale del Vaticano. Ma perché il papa avrebbe chiamato il ragazzo? Cosa si sono detti in quei 9 minuti? “Io sono un cattolico praticante e gay – ha raccontato Christopher - Nel mese di luglio ho attraversato un periodo difficile. Sin dalla mia infanzia sono stato vittima di atti di bullismo, ricevendo insulti sia a scuola che in strada. Il Papa sembrava diverso, più vicino alla gente. Così ho preso un pezzo di carta e ho scritto una trentina di righe, confidando a lui i miei dubbi. Ho segnato anche il mio indirizzo e il numero di telefono e ho spedito la lettera all’indirizzo ufficiale del Vaticano”. A quanto sembra la risposta da parte del primo vescovo di Roma non è tardata ad arrivare e, come già successo per lo studente italiano e la donna argentina vittima di uno stupro, anche il giovane francese ha avuto l’onore di ricevere la sorprendente chiamata.“È stato lui ad iniziare la conversazione – ha dichiarato il giovane di Tolosa – . Ero inquieto, naturalmente. Ho chiesto: e lui ha risposto: . So che è difficile da credere, ma è successo davvero così. Da quel momento non ho più dubitato. Ero sicuro che fosse lui. La sua voce, il tono, il ritmo delle sue parole… ero sicuro…… mi ha detto. Poi abbiamo parlato della mia situazione. Mi ha detto: ”.Christopher dal canto suo continua ad affermare di aver parlato con il pontefice in persona, aggiungendo però di non avere ulteriori prove a suo carico se non la certezza delle forti sensazioni provate e la riaccesa speranza in un Chiesa molto più tollerante verso gli omosessuali.
Fonte: vitadadonna.com

Isola del Giglio, il tesoro della Concordia: dopo il recupero dei corpi iniziano le ricerche

ISOLA DEL GIGLIO. Un tesoro che per 18 mesi è rimasto nascosto all’interno della nave Concordia e che, solo dopo il recupero dei due corpi non ancora ritrovati e l’ok della magistratura, verrà ricercato ufficialmente. Una scena che, per larghi tratti, ripercorre i passi del film  “Titanic”, diretto da James Cameron e uscito nelle sale cinematografiche del mondo nel lontano 1997.
Ma a quanto ammonta il tesoro nascosto? Di certo non si tratta di una cifra superflua.  Basta pensare che sul colosso navale erano presenti 150 cassette di sicurezza per altrettante cabine. Sergio Girotto, ingegnere di Micoperi, ha spiegato quelle che potrebbero essere le procedure di recupero delle cassette, le quali saranno “smontate una ad una, catalogate, fotografate con a fianco il numero della cabina in modo che il contenuto possa essere restituito ai legittimi proprietari”. Sarà molto più complesso, e non c’è da sorprendersi, recuperare, invece, la quantità di materiale prezioso presente sui ponti poiché questo potrebbe aver subito l’effetto delle maree o, più semplicemente, degli sciacalli.
Al di là dei valori personali dei 4.000 passeggeri, ammonto a circa 3 milioni il patrimonio artistico di cui disponeva la nave. Infatti non si può evitare di pensare alle 6.500 opere d'arte, tra originali e multipli, ma anche ai vasi in ceramica risalenti agli anni iniziali dell’ottocento ed alle cristalliere che erano presenti nei bar.
La Costa Concordia ci tiene a far sapere che tutto il materiale che verrà recuperato, sarà restituito immediatamente ai proprietari.
Inestimabile è, invece, il valore della nave, i cui pezzi, dopo la demolizione, saranno messi sul mercato ad una cifra non inferiore a  350 dollari a tonnellata. Considerato che la Concordia ne pesa 50.000, la cifra è a dir poco faraonica.  
Fonte; vocenuova

Siamo in italia assurdo !!!!

Oggi anche Io dovrei Essere Felice, visto che devo andare a ritirare lo Stipendio per una collaborazione di Agosto. Il Problema che mi rende Infelice e ché siamo in Italia! ho superato le 200 ore di Lavoro, cosa Molto Buona se Fossi in Germania, Svizzera, Austria, chi più ne ha più ne metta, sarei riuscito a guadagnare anche sino a 2.500 euro. Ma come dicevo, Siamo in Italia! e dovrò accontentarmi di 700 euro circa, da queste 700 euro dovrò togliere le 150 Euro che la Cooperativa si e trattenuta in quanto Socio ... ancora non ho capito bene cosa significhi Socio, sopratutto se solo per un Mese, comunque! togliamo anche le 50 euro per il Tribunale per i Certificati e 50 euro togliamoli per l'abbonamento dei mezzi pubblici e visto che la mia media di lavoro supera le 10 ore al giorno mettiamoci un 100 euro per il mangiare?

Totale per un Mese di Lavoro ho Speso
e che dovrò sottrarre dai 700 euro Circa.

Ben 350 Euro !!! alla Faccia del Cazzo !!!

Voi ovviamente direte: E colpa della Crisi!
e io Vi risponderò: Ma ne siete proprio Sicuri? se Fosse realemnte così' perchè, in questo caso la Copperativa prende Ben 35 euro l'Ora sù ognuno dei Lavoratori oltre alle 150 euro in quanto Soci, e al Lavoratore paga 5 Euro l'Ora? Non dico di dividere il 50% tra Lavoratore e Azienda, sarebbe un Azione troppo Nobile. Ma se dalle 35 euro invece che 5 euro ne dessero 10 di Euro sicuramente avremmo Meno Problemi in Italia.

Ed Ecco svelato il Mistero e la Truffa della Crisi
l'Italia e il Primo Paese sulla faccia della Terra dove per Lavorare devi Pagare
Fonte:  Facebook

Le torte di sara

In tempo di crisi bisogna inventarsi per sbarcare il lunario Vi propongo  una pagina di Facebook dove una giovane ragazza si è inventa pasticcera. A vedere le foto le torte sono fantastiche e sicuramente anche buone! altre photo visita la pagina Clicca qui

Facebook e Twitter aggiornano le loro app per iOs 7


Anche i grandi social network cambiano in sintonia con iOs 7: hanno varato aggiornamenti delle loro applicazioni software destinate agli iPhone e agli iPad. Secondo quanto emerso durante l'ultima conferenza di Apple i dispositivi mobili con il sistema operativo dell'azienda californiana sono vicini al traguardo di 700 milioni di unità. E ospitano le reti sociali online diventate ormai spazi globali per discussioni.

Il trampolino delle app
Twitter è stato tra i primi social network a valorizzare il design della sua applicazione software per iOs in modo da semplificare l'uso da parte degli iscritti. L'ultima evoluzione dimostra di essere più veloce rispetto a prima ed espande i confini oltre la sua piattaforma. Attraverso il browser Safari gli utenti possono vedere i link condivisi da altri iscritti che hanno incluso tra le persone da seguire all'interno della rete sociale online. È come avere una bacheca con aggiornamenti in diretta dove partecipare ai dialoghi. Inoltre l'assistente digitale Siri può cercare tra i micropost.



Quella di Twitter è un'integrazione con iOs già intensificata nella precedente versione del sistema operativo di Apple. Ha bisogno di coinvolgere gli utenti e allunga la marcia nella social discovery: la cerchia dei contatti di un iscritto è una bussola per orientarsi tra le pagine del web.


Dopo la presentazione dei documenti preliminari della quotazione in Borsa Twitter non ha perso tempo a dimostrare di essere al passo con iPhone e iPad. Può già contare su un'ampia diffusione nelle nazioni emergenti dove ha conquistato terreno mediante l'accessibilità dai messaggi sms. Anche Facebook ha aggiornato e semplificato la sua app per il look and feel di iOs 7.

Itinerari digitali
Quello della social discovery è un tema centrale nella corsa di Twitter: hashtag e trending topic indicano gli interessi degli utenti in tempo reale. E l'app è uno spazio da esplorare per le piccole e medie imprese. Ad esempio i micropost entrano nei flussi di lavoro come segnalazioni di notizie, affiancati da link, immagini e video. È inoltre un luogo dove coinvolgere il pubblico online in conversazioni.
Fonte: http://www.ilsole24ore.com

LA NASA CERCA VOLONTARI: 3.500 EURO AL MESE PER STARE A LETTO 70 GIORNI

ROMA - La Nasa cerca volontari... per stare a letto. Compenso: 3.500 euro al mese. Stare sdraiati con la testa leggermente in giù e i piedi un po' alzati per imitare la vita degli astronauti a gravità zero: la Nasa recluta volontari disposti a stare a letto in questa posizione 24 ore al giorno per 70 giorni.


 Per qualcuno potrebbe essere il lavoro più bello del mondo: si parla di un compenso di circa 3.500 euro al mese. 
L'obiettivo dell'esperimento che si svolgerà nel centro di ricerca 'Faru' della Nasa presso l'università del Texas a Galveston, è osservare come il corpo degli astronauti reagisce alle lunghe missioni spaziali, per i futuri viaggi interplanetari. Stare a letto per un lungo periodo inclinati, con la testa leggermente in giù e i piedi alzati, è infatti un buon modo per imitare le condizioni di una persona che viaggia nello spazio, per lunghe missioni, in assenza di gravità. Sui volontari saranno eseguiti test prima e dopo 70 giorni di riposo a letto, per valutare i cambiamenti che avvengono nel loro sistema cardiocircolatorio e nel loro sistema muscolo-scheletrico, dopo tanto tempo passato in posizione sdraiata. I risultati aiuteranno a capire quali compiti di una lunga missione potrebbero essere influenzati dai cambiamenti che avvengono nell'organismo durante il volo spaziale e quindi quali contromisure ideare. Lo studio dovrà inoltre valutare l'efficacia di un nuovo programma di esercizio fisico per mantenere la massa e la forza muscolare, nonchè la salute delle ossa e la funzione cardiovascolare durante 70 giorni di riposo a letto che potrà rivelarsi utile che per gli astronauti.
Fonte:  leggo.it